Ho avuto la fortuna di conoscere Fausto in un momento difficile della mia vita. Insieme abbiamo intrapreso il percorso per la mia guarigione…io mi sono impegnata tanto tanto nel affrontare le terapie sempre con tenacia e determinazione, Fausto era sempre presente con le sue parole di incoraggiamento e con i suoi Brani che sono lui chiama “fiammiferi musicali”.
Quante volte li ho ascoltati! Uno in particolare pare fatto su misura per me….
Ogni sera prima di dormire mi mettevo le cuffie e lo ascoltavo e mi focalizzavo sul mio “problema”, sulla mia malattia, ….doveva andarsene !!! il “mio brano” mi dava la carica giusta.
Mentre ascoltavo “i Fiammiferi del vento“ mi rilassavo, mi caricavo, mi sentivo bene, combattevo e mi vedevo da fuori (era come se uscissi da me stessa e mi guardassi dall’alto). Vedevo il mio corpo, lo vedevo guarire…. e sono guarita.
Il “mio” Fiammifero musicale resterà sempre con me, mi aiuterà in ogni momento.
Fausto è una persona con una grande sensibilità e la sua musica ne sono la dimostrazione.
Fiorella
Chiara
Stefano
La musica di Fausto Bizzarri, in particolare i “Fiammiferi del vento”, hanno il potere di restituirmi uno stato di quiete interiore. Li ascolto quando ho bisogno di trovare la concentrazione. Il mio preferito è “Benedictus qui venis”.
Alessandra
Ascolto la musica di Fausto, Fiammiferi del Vento, con grande attenzione.
Come un “Derviscio” ad occhi chiusi lascio che le note suonino la mia anima, la prendano per mano con gentilezza, eleganza e inizia una danza.
E’ una danza di pura bellezza e mi commuove dentro. Ho sempre la sensazione di essere connessa al motivo primo di pura LUCE, motivo per il quale mi ricordo del perché la mia anima è fiorita in questo spazio e tempo.
Fare “Amore e Bellezza” … ecco cosa mi ricordano le intense e dolci melodie di Fausto. La sua musica è un viaggio alle origini del respiro.
Caterina
Fare Team coaching con Fausto è stata un’esperienza di crescita e consapevolezza sia personale che del gruppo. Ci siamo sentite come un’unica entità, coesa e potente.
Un’emozione rafforzata dopo l’ascolto guidato del brano quantico.
Ascoltare la musica di Fausto al mattino prima di iniziare la giornata e alla sera prima addormentarmi mi permette di ritrovare armonia ed equilibrio e riposare di notte con maggiore serenità. Questo effetto è valido anche per il mio cagnolino Joy.
Letizia
Durante la mia chemioterapia, ho conosciuto una compagna di percorso che mi ha parlato delle musiche di Fausto e dell’effetto benefico che avevano avuto su di lei. Le ho chiesto di farmi sentire alcuni brani, e lei me ne ha inoltrati quattro, dicendomi: “Uno di questi potrebbe essere il tuo… Se lo sarà, te ne accorgerai”. Ricordo perfettamente che mi sono messa ad ascoltarli in cucina, e che quando è iniziato il terzo mi sono dovuta sedere per l’emozione. Quella musica mi ha fatto ripercorrere mentalmente la strada che avevo fatto fino a quel momento: la diagnosi, la paura, le visite, l’intervento. Il terzo brano parlava di me, della storia del mio tumore. Ricordo il pianto liberatorio. Avevo certamente pianto in quei mesi, ma mai “di” quei mesi. E quando la musica è finita, mi sono detta: “Brava. Sono stata proprio brava”. E ho ripreso la mia quotidianità con un senso di benessere: avevo fatto pace con me ed ero pronta ad andare avanti più di prima.
Rossella
Così è arrivata la malattia nella mia vita: con forza, all’improvviso, eppure stavo bene. Un’irruzione nella routine, nella monotonia quotidiana, uno schiaffo violento che brucia sulla pelle.
Ho sentito di vacillare, ho avuto paura, paura di perdere il mio equilibrio, la mia fede, la mia visione, la mia forza.
Ho capito che avevo bisogno di aiuto e ho chiesto aiuto con tutte le intenzioni più sincere, dal profondo del mio animo.
Ho aperto i miei libri più cari, quelli sacri, che sempre infondono pace, luce, speranza, benessere; testi di grandi anime che hanno guidato l’umanità con il faro della loro fede e della loro verità.
Poi è arrivata la musica, la musica che stavo cercando senza sapere dove trovarla; una compagna leggera, briosa, forte, che mi aggancia ogni volta al divino come un nastro d’argento, sempre e ancora.
Note che generano gioia e pace nel cuore, note che entrano nelle cellule e le fanno danzare di vita nuova. Così ho preso coraggio, di fronte all’incerto, di fronte al male.
Con questi strumenti benefici ho sconfitto la malattia, assistita da un ottimo medico: con la luce rigenerante di questa musica, con l’energia sottile e pura che emana e che mi parla incessantemente di Dio. Queste vibrazioni di armonia, mi aprono agli altri, agli esseri viventi tutti e mi trasformano in qualcosa di meglio, rispetto a ciò che ero prima.
Kicca
“Le possibilità di terapia in senso trasversale oggi sono tante, tra queste di certo la musicoterapia che pare però veicolare il messaggio che all’interno di questo percorso, una melodia sia uguale all’altra, perché gran parte del risultato dipende dalle capacità del terapeuta e della sua relazione col paziente.
Fausto Bizzarri capovolge questa impostazione, rimettendo al centro l’Uomo e quanto viene da lui evocato e suscitato dai “fiammiferi del vento”.
Il terapeuta diventa quindi un facilitatore, lasciando in primo piano la persona che seguendo l’ispirazione musicale cerca di nuovo la sua sintonizzazione col Creatore.
Abbiamo tutti grande necessità di ri-accordarci in un mondo che genera sempre più rumore e gli studi e le melodie di Fausto Bizzarri sono realmente un valido aiuto in questo senso.”
Arch. Chiara Taschini
Fiammiferi del vento è un album che non va ascoltato a cuor leggero.
Come una preghiera che, se recitata senza pensare alle parole e senza una motivazione, magari in situazioni che non favoriscono l’ascolto e la meditazione, diventa poco più che una filastrocca.
È inutile entrare in un ascensore se non si sa che pulsante schiacciare.
La stessa cosa succede per i brani di Fausto. Vanno ascoltati quando si vuole davvero entrare in comunicazione con Lui, quando si vuole arrivare al piano trascendente, per dare un senso a quello che si sta vivendo al piano terra.
Con questa voglia e necessità nel cuore, si riesce ad accedere ‘ai piani alti’, e fare in modo che i brani diventino davvero esperienza e non solo musica a rotazione su Spotify.
Per fare risuonare le note nell’anima occorre avere qualcosa di cui parlare, occorre saperle davvero ascoltare, per poter essere ascoltati.
E sarà speciale scoprire che, a seconda delle diverse situazioni che ci si trova a vivere, siano esse con la morte nell’anima o con un cuore traboccante di gioia, ogni brano parlerà in maniera diversa.
Ing.Stefano Bernini
Dal dott. Andrea Giannini- titolare del centro di fisioterapia “0-100 studio associato di fisioterapia” di Rimini